Ringrazio la mia temibile rivale Tenderly per la realizzazione dell’altrettanto temibile vignetta. E la mia sempre pazza Karmaleonte per le pillole di follia, e tutto il resto.
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate isteriche nude, trascinarsi per vicoli scuri in cerca di un’alba rabbiosa,
che in miseria e stracci e occhi infossati sgobbavano su spartiti impropri, nel freddo astioso di cubicoli ad aria condizionata,
che cianotiche e sfatte affollavano autobus di sardine chiedendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori infranti,
che afflitte e sconfitte s’immolavano a Moloch il Senzamore, spietato giudicatore di uomini, il cui sangue è denaro sonante,
che cascate di birra offrivano alle gole in fiamme, e berci equini alla dinamo stellare, mentre Frank Hamilton brillava nel meccanismo della notte.
E ho visto altre cose che voi urbani non potreste immaginare.
Ho visto ragni da combattimento filare dritto tra il fusto e il pollone, e tafani come noci sciamare nel buio tra le perle di Croatina.
Ho visto Bacco, zuppo e paonazzo, flirtare tra filari di bozzi maturi che esplodevano come ragni tra le stelle.
Ho visto intere distese di terra brulla tremare sotto la sciabola del Generale Inverno, e tralci intirizziti scricchiolare come falangi.
Ho visto Lilith danzare nuda nei campi, e timidi germogli sbocciare ai suoi piedi, mentre il sole dalle risaie la sfiorava di riflesso.
E tutti questi momenti andranno a ripetersi ancora e ancora nel tempo, banali come arcobaleno dopo la pioggia, ostinati come un disco rotto, irrisolti come la vita.
E’ tempo di partire.
Arrivederci a settembre.
Forse.
fai incetta di spunti, che a settembre (forse) devi recuperare i post di un mese! Grande Tulli!